Un'azienda ci ha chiesto un processo di Reverse Engineering su un prodotto fuori produzione.
Questo era un apribottiglie da dito degli inizi 2000 introvabile sul mercato e con grandi possibilità.
Il Reverse Engineering è stato l'obiettivo iniziale: analizzare il prodotto e provare a capire come realizzarlo in stampa 3D con materiali plastici di base che resistesse ad un utilizzo prolungato.
Da qui è nato uno studio sulla forma, sugli sforzi applicati e sul possibile materiale da utilizzare.
Reverse Engineering
Progetto
Prototipo
Produzione in serie
Lo studio del materiale ci ha portato a testare diversi filamenti fino ad optare per un PLA misto Fibra di Carbonio. È solo questo materiale che permette di raggiungere un compromesso di estrema leggerezza e ottima resistenza sotto sforzo.
Questo è stato il nostro primo prodotto realizzato in serie. La progettazione è stata ottimizzata verso una riduzione di sprechi ed un ottimizzazione di tempi, spazi e risorse.
La stampa 3D permette anche questo!